L’ultima appendice italiana prima che la nostra penisola si fonda con il Mediterraneo, la Puglia più che una regione pare un universo infinito di luoghi da scoprire e di persone da conoscere. Nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, scopriamo Altamura, la Leonessa di Puglia.
“È il 10 Maggio 1799, uno splendido assolato venerdì pomeriggio con solo qualche nuvola qua e là. Peccato che la bellezza e il tepore del clima non corrispondano esattamente a ciò che i miei occhi stanno vedendo in questo momento: una città danneggiata, del fumo e un fortissimo odore di zolfo misto a sangue e sudore, tanta tristezza e miseria, ma anche tanta gioia mista a crudeltà e coscienza di aver svolto il proprio dovere.
Mi trovo ad Altamura, ed è stata appena saccheggiata dall’esercito Sanfedista del Cardinale Fabrizio Ruffo. Per fortuna, o meglio purtroppo, il cardinale non è presente. Non so se avrebbe tollerato o acconsentito a tutto quello che sto osservando. Le donne stuprate alla luce del poco sole che c’è, e io osservo impotente senza poter fare chissà cosa…” continua a leggere il racconto
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Fabrizio inizia il suo viaggio con un fermo immagine, un flashback nella storia straziante e dolorosa di una città fiera, elegante, preziosa come Altamura. Per arrivare infine ai nostri giorni, a un auto e alle strade infinite scaldate dal sole pugliese, simili al west statuniteste.
“Eccomi, sono di nuovo in viaggio. Sono in automobile, sto percorrendo strade diritte, in mezzo a interminabili campi coltivati a grano, alternati da terreni incolti. Mi sembra di essere nelle freeways americane, soprattutto del Southwest, con deserti, cactus, arbusti mobili che regnano sovrani. Sono in una sorta di “ossimoro”, la strada è così diritta, noiosa e monotona, ma il paesaggio circostante è così bello e vario, con i suoi saliscendi e l’alternarsi dei colori. Mi trovo nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, un’area brulla, quasi arida, ma anche silenziosa e affascinante. È possibile fare decine, decine di chilometri senza incontrare anima viva. Intravedo finalmente Altamura e mi rendo conto che il suo appellativo, Leonessa di Puglia, è ben meritato…” prosegui il viaggio
Autore: Fabrizio Carucci
Foto: Angela Masi
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